“È una confezione riciclabile?”: quale consumatore non si è posto questa domanda nel momento in cui si è trovato a mettere nella raccolta differenziata la confezione di un prodotto alimentare o di un detersivo?
La risposta arriva dagli oltre 36 mila prodotti di largo consumo che presentano in etichetta le indicazioni sul livello di riciclabilità del packaging.
Nel suo monitoraggio dell’evoluzione della comunicazione della sostenibilità l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy segnala che i prodotti che indicano in etichetta la riciclabilità delle confezioni sono cresciuti del 3%.
Oggi il 30,1% dei prodotti di largo consumo venduti in GDO presenta già in etichetta l’informazione come conferire le confezioni, indicazione che tra qualche tempo diventerà obbligatoria.
La mappa delle informazioni sulla riciclabilità
Confrontando il dato dell’anno finito a giugno 2020 con quello terminato a dicembre 2020 emerge che questa tendenza ha coinvolto il 30,1% delle 120.411 referenze rilevate in quest’edizione dell’Osservatorio Immagino, circa 3 punti percentuali in più rispetto alla scorsa rilevazione.
In altre parole, oggi in 3 prodotti su 10 di quelli monitorati è presente un’indicazione che aiuta i consumatori a riciclare in modo corretto le confezioni dei prodotti acquistati.
Va, comunque, sottolineato che l’assenza in etichetta di un’indicazione riferita alla riciclabilità del pack non significa che la confezione non sia effettivamente riciclabile. Un esempio significativo è quello delle confezioni in vetro, materiale riciclabile al 100%, ma su cui spesso quest’aspetto non viene comunicato.
Surgelati e gelati sono le categorie merceologiche dove l’etichetta sul grado di smaltimento delle confezioni è più diffusa (si trova sul 50,3% delle referenze), seguiti da ortofrutta (46,4%), mentre bevande (17,7%), petcare (16,4%) e prodotti per la cura personale (15,3%) sono quelli a minor tasso di diffusione.
L’incidenza del pack sul carrello della spesa
Ma quanto pesano effettivamente sul volume della spesa i packaging che indicano la sostenibilità dell’imballaggio?
Partendo dalla composizione del carrello medio (fatto per circa il 50% dai prodotti delle 20 marche top e dalle private label), l’Osservatorio Immagino ha calcolato il dato ponderato sulle vendite per numero di confezioni.
Risultato: il 74,7% delle confezioni di prodotti a marca del distributore vendute in supermercati e ipermercati spiega quanto sia riciclabile il packaging. Il dato è migliorato di +2,1 punti % rispetto all’anno finito a giugno 2020. Per le 20 imprese top, l’incidenza sulla numerica delle confezioni è inferiore (53,3%), ma il trend di crescita è decisamente più brillante (+9,2% annuo).
Le aziende follower si fermano al 40,4% del numero delle confezioni vendute (-1,7%) e i fornitori minori al 22,3% (+2,6%).