Avete mai sentito parlare di sound branding? Se vi occupate di marketing e comunicazione, probabilmente sì. Se siete dei neofiti, invece, forse non conoscete bene l’argomento.
Il neuromarketing ci insegna che il giusto ambiente sonoro può migliorare notevolmente l’esperienza della vendita: per questa ragione tantissime aziende investono nella musica ‘in store’. Tuttavia, spesso si dimentica l’importanza di associare all’identità visiva del proprio brand anche un’identità sonora, ovvero proprio il cosiddetto sound branding.
In sostanza il sound branding — o branding sonoro — è quindi un ramo del marketing in cui i suoni vengono ripensati in maniera strategica e utilizzati per rinforzare la brand identity di un’azienda. Si tratta in concreto di quell’insieme di suoni, che generalmente hanno una durata compresa fra i 3 e i 5 secondi, che accompagna i messaggi di un brand. Lo troviamo in primis negli annunci pubblicitari in televisione, ma oggi anche nei video condivisi sui social media, nei podcast, nelle app, e di tanto in tanto anche nei siti web. Questa melodia o jingle, insieme al logo e agli altri elementi grafici, è fondamentale per far riconoscere un marchio, perché facilmente riconoscibile e memorizzabile.
Come si lega il suono al cibo? Alcuni studi portati avanti dall’Università dell’Arkansas hanno evidenziato che esiste un legame fra ciò che ascoltiamo e il sapore che percepiamo. Il risultato è che il suono influenza il gusto. Una scoperta che non va sottovalutata, soprattutto se ci occupiamo di food & beverage marketing.
Qualche esempio? I suoni acuti tendono a incrementare le sensazioni acide percepite negli alimenti; le melodie “rotonde” tendono invece a esaltare il gusto dolce; allo stesso tempo, i toni bassi evidenzieranno il sapore amaro. Com’è possibile? In sostanza i suoni inviano segnali al cervello che indicano quali papille gustative attivare.
Esempi celebri di sound branding nel food & beverage
Alcuni marchi simbolo del food & beverage sono da sempre attenti al tema del sound branding. Vi dicono nulla i jingle di McDonald’s e Coca Cola? E Schweppes, che ha spesso giocato nei suoi annunci pubblicitari con i suoni onomatopeici?
Quando parliamo di food sound branding è fondamentale ricordare che ai fini delle scelte dei consumatori va calibrata al meglio la coerenza del suono con l’immagine del brand, i suoi valori, la sua storia e le occasioni di consumo.