Il mercato del food cambia di anno in anno, così come ciò che cercano e vogliono i consumatori.
Proprio per questo, Whole Foods (acquistato da Amazon nel 2017), tramite un team di esperti, ha stilato una lista dei trend food 2020, ovvero ciò che molto probabilmente vedremo sugli scaffali il prossimo anno.
Oltre a quelli individuati da questa ricerca, abbiamo deciso di inserirne qualcuno in più, frutto della nostra conoscenza e dell’osservazione del mercato food & beverage all’interno del quale lavoriamo dal 2010.
Se sei un’azienda, potranno esserti sicuramente d’ispirazione.
Vediamoli subito.
I food trend del 2020
Agricoltura organica e rigenerativa
Grazie alle continue lotte sullo sfruttamento del pianeta, molti brand stanno realizzando prodotti provenienti da agricoltura rigenerativa.
Questo cosa significa? Che tramite opportune tecniche agricole si riesce a non sfruttare il suolo, creando prodotti che lo rispettano e lo rigenerano, migliorandone anche la biodiversità.
Si tratta sicuramente di un passo in più rispetto al biologico in quanto non solo si rispetta il terreno, ma lo si migliora creando benefici ambientali di lunga durata.
Si adottano tecniche in ottica rigenerativa anche nell’allevamento: si cerca di diminuire l’emissione di anidride carbonica rallentando così il riscaldamento globale.
Farine Vegetali
Sempre più consumatori si stanno allontanando dalle classiche farine che siamo abituati a vedere a scaffale. Ed ecco che iniziano a comparire farine nuove e inusuali, più sane dal punto di vista nutrizionale e meno raffinate, che vanno incontro a esigenze alimentari gluten-free.
Qualche esempio? La farina di banana o di cavolfiore. Ovviamente queste farine non sono solo vendute al naturale, ma sono utilizzate anche per la produzione di snack, pasta e altri prodotti da forno.
Oltreoceano è in ampia diffusione la farina di tigernut utilizzata per patatine e snack e miscele di farine di semi come base per i dolci; ottima anche la farina di teff per pancake, brisée, biscotti e pane.
La rivincita dell’Africa Occidentale
L’Africa è una vera e propria culla di superfood, e presto li vedremo sui nostri scaffali. Oltre alle classiche spezie, vedremo presto altri prodotti di origine esotica:
_ Moringa: dal sapore leggermente piccante e ricchissima di nutrienti è ottima per insaporire zuppe, minestre, frullati e insalate;
_ Tapioca e igname: derivati da tuberi di utilizzo analogo alle patate dolci, ottime come base per prodotti lievitati;
_ Tamarindo: protagonista della salsa Worcester, viene impiegato come spezia per insaporire zuppe, riso o ricette a base di pollo, pesce o verdure;
_ Sorgo, fonio, miglio e teff: super cereali di origine esotica sempre più utilizzati come farine.
Premiata la semplicità
Sperimentando le farine alternative si dà largo spazio alla creatività e la sperimentazione e il pane, pietanza immancabile sulle nostre tavole, tornerà a essere il protagonista,
Quasi ogni supermercato ha l’angolo pane e prodotti da forno freschi ogni giorno; sempre più leggero e di formati e sapori diversi, il pane ci farà assaporare gusti del passato: binomio perfetto tra innovazione e tradizione.
Snack e monoporzioni
In un mondo sempre più veloce, molti hanno con sé uno snack pronto da mangiare al volo.
In passato, spesso, si associava la parola snack a un’idea di cibo poco sano, indice di una dieta sregolata.
Nel 2020 emergeranno però nuovi tipi di snack, detti “da frigo”. Rispetto alle classiche merendine, si tratta di prodotti freschi da conservare in frigorifero, quindi più sani dal punto di vista nutrizionale e con meno conservanti. La lista degli ingredienti si riduce e i benefici crescono: degli snack non penseremo più “fa ingrassare” o “fa male”.
Inoltre, si riduce anche il formato! Quest’anno troveremo sempre più prodotti monodose sugli scaffali, non solo per quanto riguarda gli snack, ma anche per tutte le altre categorie del food, dalla pasta ai prodotti caseari, dai biscotti alla frutta già sbucciata e tagliata.
Le monoporzioni sono indice di un’evoluzione sociale, oltre ai ritmi di vita sempre più frenetici anche le abitudini e le occasioni di consumo stanno cambiando. Questi pack generano vantaggi: riducono gli sprechi di cibo e permettono di avere maggiore controllo sulle calorie assunte.
Alternative alla soia
Secondo molti la soia è un legume che ormai non è più sostenibile. Sono infatti già molto diffuse le alternative al latte di soia sui nostri scaffali tra cui mandorla, cocco, riso o avena.
Ma per gli altri prodotti a base di soia? Yogurt, pane, prodotti lievitati, mangimi per animali: il problema della soia non è da sottovalutare.
Per questo stanno nascendo nuovi prodotti, sempre di origine vegetale, con la dicitura “Senza Soia”. Sicuramente un’altra tipologia di prodotti che si va a inserire nella categoria “senza”, in forte crescita nel mondo e in Italia.
Burro e i formaggi spalmabili
Con la demonizzazione dell’olio di palma, altre tipologie di grassi hanno preso o ripreso piede. Tra questi, c’è proprio il burro, sia a base latte che a base vegetale.
Analogamente, stanno nascendo tante nuove creme spalmabili, anche di origine vegetale, come il tahini derivato dal sesamo bianco oppure creme di zucca, mandorla, ceci o anacardi oltre alle già più note a base di noci e arachidi. Sono sfiziose e ideali per dare un tocco di sapore in più toast, cracker e bagel.
Snack per bambini più sani
I trend salutistici sono sempre più influenti sul mercato del food, anche in quello dei bambini. Nel 2020, sugli scaffali, vedremo infatti più snack per bambini unici nel loro genere: più sani, ricercati ed equilibrati. Ovviamente si tratterà di prodotti divertenti e accattivanti per attirare i bambini e abituarli a mangiare sano con piacere.
I primi esempi sono crocchette di pollo biologiche, bastoncini di pesce al salmone non impanati e pasta colorata a base di farine alternative e in formati divertenti.
Lo zucchero come non lo hai mai visto prima
Lo zucchero è un’altra di quelle materie prime da inserire nella categoria “senza” e che i brand stanno cercando di sostituire con ingredienti alternativi.
Nascono così nuove soluzioni, zuccheri e sciroppi estratti da particolari frutti, dal sapore e profumo nuovo, come melograno, cocco e datteri e amidi come il sorgo e la patata dolce.
Proteine animali e vegetali
Perché tenere divise due materie prime che possono essere messe insieme?
Il prossimo anno potremo vedere sugli scaffali prodotti realizzati unendo le proteine animali con quelle vegetali, soluzione che combina il gusto della carne alle proprietà vegetali.
Alcol 0
Le nuove generazioni consumano sempre meno alcol. Per questo, sempre più brand si stanno concentrando su bevande che imitano quelle alcoliche ma senza alcol e realizzate con metodi di distillazione solitamente riservati agli alcolici.
Dai paesi anglofoni arriva il termine “mocktails” per riferirsi alla realizzazione di cocktails analcolici; da poco a Londra ha aperto un pub che serve solo birra analcolica in linea con il trend del momento.
Inoltre, si diffonderanno sempre di più infusi di luppolo e acque frizzanti insaporite.
Cibo Blu
Anche per il 2020 Pantone ha annunciato il colore dell’anno: il premio è andato al Classic Blue, una tonalità di blu riconoscibile, “senza tempo”, elegante ma semplice. È il blu intenso del cielo al crepuscolo, rassicurante e rilassante, che offre un senso di serenità e tranquillità per lo spirito.
E per l’organismo? Il blu anche in questo caso ci offre protezione, prevenzione e benessere: mirtilli, fichi, melanzane, prugne, uva nera e radicchio e tutti gli appartenenti al gruppo blu-viola saranno i protagonisti di quest’anno.
Dopo un 2019 dominato dal cibo rosa, i nostri social saranno invasi dal cibo blu. Snacks, cheesecakes, macarons, cupcakes, bowls, glasse e creme di vario genere attireranno la nostra attenzione con un intenso blu di tendenza.
Come si ottiene il colore blu nei prodotti? La spirulina ci viene in aiuto! La microalga permette una colorazione azzurro-acqua in modo naturale senza l’uso di coloranti artificiali.
Packaging sempre più ecologici
Forte attenzione al pagkaging nel 2020, in un mondo che ha sempre più esigenza di sostenibilità ambientale e sta andando verso una direzione “plastic free”. I brand saranno quindi costretti a trovare alternative compostabili e facilmente riciclabili dai consumatori.
Le ricerche sui materiali sono in rapida crescita, con l’obiettivo di arrivare a ottenere un pack 100% ecologico e riciclabile.