Anche dopo il lockdown il cibo resta centrale nella vita degli italiani e ne testimonia i nuovi stili di vita. Territorio, salute, tradizione e sempre di più l’ambiente sono i valori che guidano le scelte alimentari. Se quella mediterranea è ancora il riferimento culturale dominante, in quell’alveo convergono e si ricompongono in maniera più o meno fluida sistemi valoriali e preferenze di consumo differenti. Bio e veg, gourmet e iperproteici, flexiteriani e nocarbs. Ma è la sostenibilità e l’attenzione al clima la cultura alimentare emergente.
La pandemia e il rapporto con il cibo
Dopo essere stato il centro della loro comfort zone nei lunghi mesi della pandemia, il rapporto degli italiani con il cibo cambia ancora e si fa più consapevole del ruolo fondamentale che esso ricopre per il benessere personale, ma anche del contesto sociale e ambientale in cui viviamo.
A testimoniarlo sono i dati: un italiano su due dichiara di aver cambiato abitudini alimentari nell’ultimo anno e ben 4 su 10 dichiarano di essersi indirizzati verso un’alimentazione più sana ed equilibrata.
L’evoluzione delle identità alimentari
Queste nuove abitudini alimentari hanno portato a una nuova mappa delle culture e delle identità alimentari in cui gli italiani si riconoscono. Rimane la forza della tradizione alimentare del Paese e il forte legame alla dieta mediterranea, ma nonostante ciò un italiano su 5 non si riconosce in alcun stile alimentare e non trova riferimenti culturali per la propria alimentazione. Queste persone assegnano al cibo valori ulteriori, oltre il mero ruolo di nutrimento per il corpo e, nella maggioranza dei casi, tende a massimizzare il risparmio per disinteresse o impossibilità di fare altrimenti.
Le previsioni di acquisto future
Tirando le somme, il riferimento valoriale che emerge con maggiore nettezza è la consapevolezza che le proprie scelte alimentari esercitano sul contesto sociale e ambientale di riferimento. Peraltro, le previsioni di acquisto per il prossimo anno sono coerenti con questa nuova mappa del cibo: dopo gli acquisti di prodotti in promozione fondamentali per salvaguardare il budget familiare, gli italiani prevedono di aumentare soprattutto gli acquisti di quelli 100% italiani, locali e a km zero, biologici e sostenibili.
Da sottolineare dunque che….
La dieta mediterranea, è uno dei regimi più sostenibili in termini ambientali.
Chi mangia mediterraneo, oltre ad avere una dieta salutare, ha infatti un impatto ambientale ridotto rispetto a chi adotta altri stili alimentari. Ad esempio, seguire una dieta mediterranea fa risparmiare 14 kg di CO2 equivalente, 6.000 litri di acqua e ben 172 mq di suolo rispetto ad una dieta iperproteica.